ROMA – Ieri 27 gennaio 2023 è stata celebrata la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’Olocausto. La Memoria è patrimonio dell’umanità e rappresenta il tributo inestinguibile alle vittime dell’Olocausto, il genocidio nei confronti degli ebrei d’Europa e lo sterminio di tutte le categorie di persone ritenute “inferiori, per motivi politici o razziali” di cui si resero responsabili il governo nazista e i loro alleati nel corso del secondo conflitto mondiale.
“Non possiamo ne dobbiamo mai dimenticare quanto è accaduto ottant’anni fà,- afferma Gianluca Pietrucci – perché per la storia e per nuovi identici accadimenti 80 anni non sono poi così tanto lontani. Quindi dobbiamo lottare per fare in modo che non accada mai più un ignobile fatto che ebbe a scuotere le coscienze in tutta Europa e nel mondo. Mio nonno paterno , il fratello e il nipote di mia nonna paterna sono stati deportati in Germania nel rastrellamento al Quadraro del 17 aprile 1944 e sono tornati a casa dopo 2 anni di prigionia. E’ altresì ignobile il gesto della Polonia di non invitare da diversi anni i rappresentanti Russi alle celebrazioni del ricordo.
Non dimentichiamoci che la Russia ebbe ad entrare in Auschwitz, piantando la bandiera sul Bundestag a Berlino e per la libertà di tutti i popoli ha dato la vita di 25 milioni suoi cittadini.”