Parto surrogato come e perchè, l’intervista a Gianluca Pietrucci

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Roma 28 ott 2024 – Nel corso di una recente intervista rilasciata agli Uffici Stampa Nazionali, l’imprenditore Gianluca Pietrucci ha espresso una posizione netta e controversa sul tema del parto surrogato, prendendo una chiara distanza da questa pratica per determinate categorie. Pietrucci ha dichiarato il suo “no” deciso per i single e le coppie omosessuali, sia gay che lesbiche, includendo nella sua dichiarazione anche le coppie transgender.

L’Intervento di Pietrucci: Chi può accedere al Parto Surrogato?

Secondo Pietrucci, l’accesso al parto surrogato dovrebbe essere limitato da specifici criteri e da una selezione che includa valutazioni psicologiche e psichiatriche. Infatti, egli propone un “sì con riserva” solo per uomini e donne single, ma esclusivamente se sottoposti a controlli rigorosi che ne verifichino l’idoneità psicologica ed emotiva. Pietrucci ritiene che un approfondito screening psicologico rappresenti una garanzia necessaria per affrontare un percorso così impegnativo e delicato come quello della genitorialità tramite la surrogazione di maternità.

Perché non Favorire l’Adozione?

Oltre a limitare l’accesso al parto surrogato, l’imprenditore ha espresso un forte sostegno per l’adozione come alternativa, soprattutto nei casi in cui la genitorialità sia desiderata da single. “Invece di ricorrere al parto surrogato,” ha spiegato Pietrucci durante l’intervista, “perché non favorire le adozioni?”. L’adozione, per Pietrucci, rappresenta una soluzione che può rispondere sia ai desideri di chi vuole avere un figlio sia alle esigenze di tanti bambini in attesa di una famiglia. Secondo lui, occorrerebbe incentivare e facilitare le procedure di adozione, piuttosto che orientarsi verso pratiche come il parto surrogato, spesso circondate da complesse questioni etiche, sociali e legali.

Un Dibattito Aperto e Delicato

L’intervento di Gianluca Pietrucci si inserisce in un dibattito molto sentito in Italia, dove il tema della genitorialità per single e coppie omosessuali è ancora fonte di profonde divisioni. L’opinione dell’imprenditore sottolinea l’importanza di riflettere sui possibili risvolti psicologici della genitorialità e apre un’ulteriore discussione su quali siano i metodi più etici e adatti per rispondere ai desideri di coloro che vogliono costruire una famiglia.

 

Le dichiarazioni di Pietrucci, dunque, riflettono una posizione cauta e orientata verso una regolamentazione più stringente del parto surrogato, e al contempo incoraggiano un cambio di prospettiva per coloro che aspirano alla genitorialità ma non si sentono rappresentati dai modelli tradizionali. La sua proposta di promuovere l’adozione come alternativa diretta al parto surrogato potrebbe rappresentare un compromesso capace di conciliare desideri personali con un approccio più responsabile e inclusivo.

Parto Surrogato: Cos’è, Come Funziona e Quali Sono le Implicazioni Etiche

Il parto surrogato, noto anche come “maternità surrogata” o “gestazione per altri” (GPA), è una pratica attraverso la quale una donna, chiamata “madre surrogata” o “gestante”, porta avanti una gravidanza per conto di altre persone o coppie che non possono avere figli in modo naturale. Questo processo, che si inserisce nell’ambito delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), è spesso utilizzato da coppie con problemi di fertilità, persone single o coppie omosessuali che desiderano avere un figlio biologicamente correlato a uno dei partner.

Come Funziona il Parto Surrogato?

Esistono principalmente due forme di maternità surrogata:

  1. Surrogazione Tradizionale: In questo caso, la madre surrogata è anche madre biologica del bambino, poiché l’ovulo utilizzato nella fecondazione appartiene a lei. La fecondazione può avvenire tramite inseminazione artificiale con il seme del genitore “committente”. Questa modalità è meno comune poiché comporta un legame genetico tra la gestante e il bambino, creando implicazioni emotive e legali più complesse.
  2. Surrogazione Gestazionale: È la forma più diffusa e comporta l’uso dell’ovulo di una donatrice o di una delle persone committenti, fecondato con il seme di uno dei genitori o di un donatore. La madre surrogata, in questo caso, porta avanti una gravidanza senza avere alcun legame genetico con il bambino. Grazie alla fecondazione in vitro (FIV), l’embrione viene trasferito nell’utero della gestante surrogata.

Chi Ricorre al Parto Surrogato e Perché?

Le ragioni che portano a ricorrere alla maternità surrogata sono molteplici e variano da situazioni mediche a scelte personali. Tra le principali troviamo:

  • Problemi di fertilità o di salute che impediscono alla donna di portare avanti una gravidanza.
  • Assenza dell’utero (sia congenita sia causata da interventi chirurgici).
  • Rischi per la salute della madre naturale che renderebbero la gravidanza pericolosa.
  • Single o coppie omosessuali che desiderano un figlio biologicamente correlato a uno dei due genitori.

La Legislazione sul Parto Surrogato: Un Tema Controverso

Il parto surrogato è oggetto di numerosi dibattiti legali, etici e sociali. La normativa varia considerevolmente da Paese a Paese:

  • In Italia, la maternità surrogata è illegale e punibile ai sensi dell’articolo 12 della legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita. La normativa italiana proibisce anche la promozione e l’intermediazione di servizi di surrogazione di maternità.
  • All’Estero, esistono Paesi dove la pratica è consentita, regolamentata e accessibile anche agli stranieri. Tra i Paesi più noti vi sono gli Stati Uniti (in alcuni Stati specifici), il Canada e il Regno Unito (dove però il percorso è fortemente regolamentato). In altre nazioni, come l’India o la Russia, la maternità surrogata è permessa ma meno regolamentata, attirando così persone da tutto il mondo.

Implicazioni Etiche e Sociali

Il parto surrogato solleva numerose questioni etiche, legate soprattutto alla dignità e ai diritti delle donne coinvolte e al benessere del bambino. Tra i principali argomenti a favore e contro questa pratica troviamo:

  • Pro Surrogato: Sostiene che il parto surrogato offre una possibilità unica a persone che, diversamente, non potrebbero realizzare il sogno di avere un figlio biologico. In Paesi dove la surrogazione è regolamentata, le madri surrogate vengono selezionate con cura e godono di supporto medico, psicologico e legale.
  • Contro Surrogato: Alcuni critici affermano che la pratica possa portare a forme di sfruttamento delle donne, specialmente in contesti economici più deboli. C’è anche chi teme che la surrogazione possa ridurre la gravidanza a un “contratto commerciale”, rischiando di mettere in secondo piano l’aspetto emotivo e umano della maternità.

Conclusioni

Il parto surrogato è una tematica complessa e delicata che tocca il desiderio umano di avere una famiglia, i diritti delle donne e il benessere del bambino. La legislazione, la cultura e la sensibilità pubblica giocano un ruolo fondamentale nella regolamentazione di questa pratica, che suscita opinioni divergenti in tutto il mondo. A prescindere dalla posizione personale, è importante che il dibattito rimanga aperto, garantendo protezione e dignità a tutti i soggetti coinvolti.

 

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