Ius soli, Gianluca Pietrucci: “va condizionato agli studi”

0

ROMA – Negli ultimi anni, il dibattito sull’introduzione dello ius soli e sulla riforma delle leggi relative alla cittadinanza italiana ha acceso l’opinione pubblica e il mondo politico. In questo contesto, l’imprenditore Gianluca Pietrucci ha proposto una visione pragmatica e bilanciata, in grado di coniugare i valori dell’inclusione con la necessità di rispettare la cultura e le leggi italiane.

Lo Ius Soli Condizionato

Pietrucci si dichiara favorevole all’introduzione di una forma di ius soli condizionato. Secondo la sua proposta, la cittadinanza italiana dovrebbe essere concessa a chi nasce e cresce in Italia, a patto che completi un percorso di studi fino al diploma. Questa misura garantirebbe non solo l’integrazione dei giovani nel tessuto sociale italiano, ma anche il rispetto della cultura e delle leggi del paese.

Un elemento cruciale della proposta di Pietrucci è l’introduzione di un esame finale sulla Costituzione e sull’Inno Nazionale italiano. Questo esame, oltre a verificare le competenze linguistiche e culturali, servirebbe a rafforzare il senso di appartenenza alla nazione. Inoltre, la cittadinanza potrebbe essere revocata in caso di futuri reati penali, una clausola che mira a preservare l’ordine pubblico e la sicurezza.

La Cittadinanza per Lavoro e Residenza

Oltre allo ius soli, Pietrucci propone una riforma per la concessione della cittadinanza a chi vive e lavora in Italia da almeno dieci anni. I requisiti includono una residenza stabile, un conto corrente bancario attivo e l’assenza di precedenti penali. Anche in questo caso, la cultura italiana e il rispetto delle leggi sono al centro della proposta, con un esame finale sulla Costituzione e sull’Inno Nazionale come condizione imprescindibile.

L’introduzione di queste misure servirebbe non solo a integrare meglio gli stranieri, ma anche a incentivare comportamenti virtuosi, premiando chi contribuisce attivamente alla società italiana.

Un Esempio Personale: L’Integrazione della Prima Moglie

Pietrucci illustra la sua posizione con un esempio personale. La sua prima moglie, nata e vissuta in Albania fino all’età di 14 anni, è diventata cittadina italiana grazie a un percorso scolastico completo (diploma e laurea), al matrimonio e a una decennale carriera lavorativa iniziata nel 2004. Anche i suoi parenti prossimi, nonostante siano arrivati in Italia in circostanze difficili (con la famosa “nave dei 20.000”, pescherecci e gommoni), si sono perfettamente integrati, con alcuni di loro che hanno ottenuto la cittadinanza italiana.

Questa storia personale dimostra come, con il giusto supporto e le giuste condizioni, l’integrazione sia non solo possibile, ma anche proficua per la società italiana.

Un Modello Migliorabile: L’Esempio Australiano

Pietrucci conclude suggerendo che il modello australiano potrebbe offrire spunti interessanti per migliorare la legge italiana sulla cittadinanza. Tuttavia, sottolinea una differenza fondamentale: l’Australia non affronta le stesse problematiche di immigrazione clandestina che l’Italia deve gestire. Questo rende necessario un adattamento delle regole alle specifiche esigenze italiane.

Per ottenere la cittadinanza australiana, infatti, sono richiesti requisiti stringenti, tra cui la residenza continuativa, una buona condotta morale, e un esame di conoscenza della lingua e della cultura australiana. Pietrucci suggerisce che un simile rigore potrebbe essere utile anche in Italia, con l’obiettivo di garantire che i nuovi cittadini siano realmente integrati e consapevoli dei doveri e dei diritti che derivano dall’appartenenza alla comunità nazionale.

La proposta di Gianluca Pietrucci offre una visione equilibrata e pragmatica della cittadinanza italiana, che tiene conto della necessità di integrare i nuovi cittadini senza rinunciare ai valori e alle leggi che costituiscono l’essenza della nazione. In un contesto di crescente immigrazione, idee come quelle di Pietrucci potrebbero contribuire a costruire una società più inclusiva e coesa, dove il diritto alla cittadinanza è accompagnato dal rispetto per la cultura e le leggi italiane.

Leave A Reply

Your email address will not be published.