Rifiuti a Roma, Gianluca Pietrucci: “l’eterno problema irrisolto”

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ROMA 12 GEN 2022 – La città eterna, bella, splendente affascinante, ma anche dura e cruda. Una città che entra nell’anima di chi ci nasce, di chi ci vive e di chi ci viene. Il tema rifiuti è di scottante interesse, sembra essere ormai diventata consuetudine.

“Sono tanti i progetti di ampio respiro – spiega Gianluca Pietrucci – che abbiamo sentito proclamare sul tema dei rifiuti romani, ma nella città eterna, l’eterno problema è diventato proprio quello dei rifiuti. Si stenta a credere che nel 2023, una impostazione aziendale non riesca ad essere connessa con quella politica, con falle organizzative, procedurali e di organizzazione sistematica delle attività quotidiane. Abbiamo imparato a nostre spese, che i bilanci siano essi familiari, di attività commerciali, di imprese così come di enti pubblici, seguono a prescindere dalla loro ampiezza un comune denominatore: rapporto tra entrate ed uscite, contenimento della spesa ed ottimizzazione dei servizi. Principi che però sfuggono a questo settore diventato una vera e propria barzelletta. Ma poi tutti sembrano avere la bacchetta magica prima di elezioni, e poi ? Siamo sempre al punto di partenza. Mucchi di rifiuti, sporcizia in troppi, molti quartieri. E l’incuria ha contagiato anche quelle zone più importanti della nostra amata città.

Probabilmente bisogna iniziare a riorganizzare i Municipi rispetto alla gestione dei rifiuti, occorre un monitoraggio previsionale in base alla mole dei residenti, degli occupanti, della tipologia di attività commerciali e di tutto ciò che quotidinamente si sà che deve essere smaltito. Poi se il servizio non funziona ci sarà qualcuno che ne  è responsabile, in tal caso partendo dai Municipi: schede di valutazione settimanali, e conseguenti provvedimenti: via benefit a dirigenti che dormono o giocano nei pc dietro le scrivanie.

Nel caso di Ama, si registra una necessità di incremento per la forza lavoro. Non dimentichiamo che Roma con i suoi 2.753.555 abitanti sia il comune più popoloso d’Italia nonchè il terzo d’Europa dopo Berlino e Madrid. Mentre con una superficie di 1287,36 chilometri quadrati risulta essere il più esteso dell’Unione europea ed in quinti del continente preceduto da Instambul, Mosca, Londra e San Pietroburgo. Roma inoltre è il comune europeo con la maggiore superficie di aree verdi. Per mantenerle si potrebbero ad esempio utilizzare detenuti condannati a pene lievi, e percettori di rddito di inclusione. Ciò sarebbe una ottima soluzione per la manutenzione e pulizia di strade, spiagge, verde pubblico attrezzato.

Una problematica costante inoltre è il 20% di assenza giornaliera per malattia e permessi vari della forza lavoro.Per risolverlo andrebbe ingaggiato un team di investigatori privati ( chi viene colto in strada o in altre attività lavorative avrà
il licenziamento immediato ). Per il problema dello smaltimento dei rifiuti, andrebbero installati 2 – 3 impianti di trattamento dell’organico medio- grandi, 5 impianti di selezione della differenziata, 1 termovalorizzatore, mentre per la pulizia delle strade e delle sterpaglie, lo sfalcio dell’erba e dei parchi andrebbero utilizzati i richiedenti reddito di inclusione e i detenuti con pene lievi.

Il lavoro è  una cosa seria, così come anche l’attenzione per la città. Insieme al mio gruppo di lavoro, stiamo elaborando una serie di progetti che tengano conto di criticità singole alle quali corrisponde l’idea di soluzione. Non basta solo enunciare problemi, bisogna anche impegnarsi per risolverli, noi ci siamo”.

 

 

 

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